Diario di bordo di un matematico (?) in Erasmus nel cuore d'Europa

10.10.10

Libero di pedalare?


La maledetta. Speriamo che regga.
Libero di pedalare, finché mi dura la bici. Infatti, più o meno otto ore dopo l'acquisto, dopo aver assaporato la brezza sulel rive del Reno e aver solcato i sentieri nel placido e verdissimo Freizeitpark (un parco gigantesco a sud della città), risalendo la china per arrivare al livello della via dello studentato, ecco che, dopo vari cigolii non rassicuranti, cade la catena e mi lascia a terra la bici. Per fortuna che ero sotto casa. Quindi oggi, in un'ennesima strepitosa giornata di sole, è avvenuta la riparazione molto casalinga della maledetta (che sicuramente verrà fatta revisionare alla Radstation). Cigolii e ticchetti in realtà continuano, ma se non altro il mezzo regge quel tanto che basta a portarmi (cioè, in realtà sono io che porto il mezzo, dato che pedalo) un po' più a sud lungo il vialone che da Adenauerallee si trasforma in Willy Brandt Allee (entrambi cancellieri della Germania), costeggia il succitato parco e l'ex quartiere diplomatico e assume l'aspetto della Museumsmeile, il miglio dei musei (che ha un po' l'aspetto di un'autostrada, ed era soprannominato la ("pista da corsa dei diplomatici"),  dove si trova anche la Kunsthalle, un vasto edifico dall'architettura molto ariosa e particolare. Artistica, perlappunto.

Uno dei vasti spazi del complesso dei musei d'arte

Uno dei due "spazi di ingresso"; tante colonne quanti i Länder tedeschi

I "trulli" sul tetto


L'atrio di ingresso

All'interno, fra le altre, l'interessantissima mostra Gerettete Schätze, tesori salvati, sul patrimonio artistico antico dell'Afghanistan che è sopravvissuto alle guerre e ai periodi caotici del paese. Una bellissima esposizione che rivela un lato sconosciuto di questa terra, che è stato fra l'altro l'avamposto più orientale della cultura ellenistica dopo la conquista di Alessandro Magno ed era poi al centro della via della seta. Termina a gennaio. Affrettatevi (fine del messaggio promozionale)!


Piccolo aneddoto per concludere: stanotte ero andato a letto non tardissimo. Ero già ben addormentato quando a un certo punto sento bussare alla porta, prima in sogno, poi da sveglio. Guardo l'orologio: le 2:46. Voci oltre la porta. Ancora un bussìo nel silenzio. Buio. Col cuore in gola, completamente rimbambito, apro uno spiraglio della porta con uno "ja?" e due tizie vestite da discoteca mi allungano il portafoglio che mi ero dimenticato in cucina dopo cena. L'unica cosa che mi esce, con una faccia perplessissima, è un "verdammt" (dannazione), seguito poi (ma non subito) da un "danke". Che spaghetto. E che figura. Quelle due tipe non mi parleranno mai più...

1 commento:

  1. Ciao, complimenti per il blog! Sono anch'io uno studente della magistrale di matematica in via saldini, indeciso sulla meta Erasmus per il prossimo anno. C'è qualche modo per contattarti? Non ho trovato la tua mail sul blog.

    Ti lascio la mia così che tu possa contattarmi qui:
    riccioiron@libero.it

    Grazie!

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