Ieri avevo cercato invano la tomba di Beethoven, ma a Bonn non è necessario impegnarsi molto per trovare tracce del suo passaggio, o meglio, della sua nascita. Perché infatti il Ludwig, idolo della città, se ne andò a Vienna per studiare presso Haydn all'età di 22 anni con l'idea di tornare, ma la situazione politica poi non lo permise. Fatto sta che guai a parlare male del Luigi, a Bonn!
Infatti, quando qualcuno attacca il solito discorso che inizia con "Bonn è una città antica e ricca di storia, infatti...", che ci hanno propinato fra i vari papponi introduttivi dell'Erasmus (ma che effettivamente ci hanno propinato anche in tanti, ma davvero tanti altri luoghi), si può stare sicuri che conterrà i seguenti tre (3) punti principali:
- Fondazione nel 12 a.C. come campo militare romano chiamato Castra Bonnensis (a chi non piace far risalire la propria storia ai romani?)
- Nascita il 16 o 17 dicembre 1770 di Ludwig van Beethoven
- Designazione nel 1949 come capitale tedesca dopo la guerra
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Am Gequetschten, cioè "allo schiacciato" |
Notare la centralità dell'argomentazione beethoviana. Dunque oggi, in una giornata di pioggia, mi sono finalmente deciso a visitare questa benedetta casa natale di Ludwig van Beethoven. Ma prima, per l'occasione del compleanno di Paola, altra compagnia Erasmus, linguista, è una buona idea andare a rifocillarsi in un locale tipico,
am Gequetschten! Come resistere a un bel piattone di filetto di maiale circondato da patate al forno, con funghi e salsa di funghi, un po' di pancetta e pure dei bei bacelli verdi che fanno tanta salute? Forse anche Beethoven ha gustato simili prelibatezze!
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Gnam! |
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... e dentro |
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Fuori... |
E infine eccoci alla sua casa natale, dalla facciata senza pretese e non dissimile dalle altre case che fiancheggiano le vie del centro storico, ma tant'è: è la casa di Beethoven!!! In realtà, di questa casa la sua famiglia possedeva solo il retro, e LvB nacque in una piccola e bassa stanzetta sotto il tetto, in pratica una mansarda. Il giardino dopo l'ingresso è grazioso. Per il resto, si sperava di ritrovare delle ricostruzioni di interni, mentre le stanze sono piene di cimeli di tutti i tipi: ritratti di suoi maestri, amici o mecenati, strumenti, clavicembali, tastiere d'organo, viole, un sacco di spartiti e lettere, le sue ultime volontà, busti in bronzo, una sua maschera di gesso da vivo e una abbastanza inquietante fatta appena dopo la sua morte, una raccolta curiosa di corni per l'udito, alcuni più simili a mestoli o pentole attaccate a un tubo, a dire il vero, e tante didascalie. Interessante, ma forse un po' sotto le aspettative. Ci si aspettava un accompagnamento musicale, ma il rumore più presente è quello del vecchio pavimento in legno scricchiolante. Molto scricchiolante.
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St. Remigius |
E insomma, dopo aver salutato la Paola, tornando a casa e pensando se per caso anche dove vivo io si possa rintracciare una qualche passata presenza di Beethoven, passo anche davanti alla St. Remigius Kirche, unica chiesa gotica di Bonn ecc., dove il piccolo Ludwig già a dieci anni suonava l'organo e pochi anni dopo si imponeva come primo organista (l'organo purtroppo è andato perso, ma se ne può ammirare la tastiera al museo). E chi è a capo di questo imponente edificio, oggi? Sorpresa! I miei amici della KHG, quelli che gestiscono la Newmanhaus!
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Credere - vivere - studiare |
Un breve pensiero sulla musica dalle
Schlagfertige Definitionen:
Musik: die Philosophie ohne Begriffe.
Musica: la filosofia senza concetti.
Lohberger
Il giro completo a tema LvB è però solo rimandato. Stasera, semrpe per il compleanno della Paola, prima visita, in notturna, di quella cittadina provinciale che ci sta a fianco, che mi sembra di ricordare si chiami Köln, Colonia, quel che l'è, giù di lì. Quelli là si vantano tanto del loro duomo, ma devono ammettere che il Luigi l'abbiamo avuto solo noi!
Grande Flaxi, seguirò le tue avventure con trepidazione
RispondiEliminaMina