Ieri, dopo la prima, intensa settimana di lezioni, dopo aver ancora una volta bussato con le nocche sui banchi a fine Vorlesung per mostrare gradimento, com'è usanza qui in Germania, c'era bisogno di visitare un altro pacifico angolino di Bonn. Un angolino forse anche troppo pacifico, questa volta, cioè lo Alter Friedhof, il vecchio cimitero storico di Bonn, ai margin del centro storico. A quanto pare è uno dei cimiteri più famosi di Germania, ed è stato inserito anche in qualche percorso nazionale di parchi "monumentali" o giù di lì. La giornata di sicuro fornisce l'atmosfera giusta: uggiosa, coperta, e con una sorta di "pioggia densa" a permeare l'aria al mattino. L'obiettivo è trovare la tomba di qualche famoso matematico, come Hausdorff... e anche tornarsene con qualche foto cimiterial-kitsch.
Sulla mappa c'è un elenco delle personalità bonnesi più eminenti che riposano qui, la cui fama però non ci ha raggiunto, ma che in questo periodo sto imparando a conoscere: August Macke, Wilhelm Busch, Simrock, Lenné, Ernst Moritz Arndt e molti politici, medici, scienziati, scrittori. Un piccolo sobbalzo quando si legge Beethoven: ma si tratta di madre e sorella. E Schopenhauer! Ma è di nuovo un nome femminile. Tanti parenti, ma le celebrità latitano. Finché a un certo punto, passeggiando sotto gli alberi ombrosi e fra lapidi ricoperte di edera , croci logorate dal tempo e piccoli mausolei, in una piccola radura compare lui!
È Plücker! Quello delle coordinate di Plücker, che ho anche citato nella mia tesi!
Arrivando all'altro capo del camposanto, avviene un incontro abbastanza in linea con l'atmosfera. Un personaggio con un giaccone nero, di mezza età , evidentemente mezzo ubriaco e che probabilmente ha "assunto" il ruolo di guardiano del cimitero mi si avvicina e mi fa un po' di domande. Poi mi dice, con un'aria un poco cospiratrice e facendomi ben apprezzare il suo alito, che lui li sa tutti i nomi di chi dovrebbe essere sepolto qui, non devo dubitare, ma, si sa com'è, una volta che la cassa è stata chiusa e sigillata nessuno può sapere chi c'è dentro davvero... Ora mancherebbe una risatina malefica. Poi, forse per scherzare, mi dice che quando chiudono i cancelli possiamo venire lì, ci dà una coperta e dormiamo sulla panchina. Non so se gli è riuscito bene lo scherzo. Fatto sta che, solo per me, mi regala una cartina del cimitero. In linea con questo humor nero (o semplicemenet malriuscito), ecco una bella citazione, di autore sconosciuto:
Tod: atemberaubende Erfahrung.
Morte: esperienza mozzafiato.
E infine, non scordiamo che qui è anche sepolto Schumann, il compositore, assieme alla moglie. L'altro compositore, Beethoven, però, è assente: lo si può trovare a Vienna.
Per quanto riguarda i matematici Hausdorff e Lipschitz, invece, mi toccherà fare una visita all'altro cimitero di Bonn, a Poppelsdorf.
E così, dopo un pomeriggio un po' lugubre, me ne torno a casa sereno nell'animo, prima di uscire per vivere la "folle" notte bonnese... insomma, folle quanto lo Alter Friedhof, stasera.
Nessun commento:
Posta un commento