Diario di bordo di un matematico (?) in Erasmus nel cuore d'Europa

24.9.10

Prologo

Bisogna pur iniziare in qualche modo. E forse il modo migliore di farlo è presentarsi, in modo da fornire anche un ripassino ad amici e parentame vario, casomai non avessero ancora capito con chi hanno/avevano a che fare, e chiarire ai 25 lettori estranei chi è quella figura alquanto inquietante che indossa un improbabile impermeabile verde sul tram di Zagabria in una uggiosa giornata nella foto di profilo. Raccontare di sé è ovviamente il modo migliore per placare le polemiche sul fatto che chi sente il bisogno di scrivere un blog è egoista, ha una considerazione troppo alta della sua persona, ecc... Ma intorno a quest'insidiosa questione potrete deliberare nell'apposito sondaggio a fianco.

Il mio nome di base è Flavio e/o Massimiliano, senza alcun ordine di preferenza, da cui derivano Max, Fla o anche Flaxi, un po' come vi piglia l'ispirazione del momento. Passando alla terza persona, per non sembrare troppo egoista (come accennato sopra), Flavio, o Massimiliano che dir si voglia, era (passando anche al passato per rendere più drammatica la narrazione) un non sempre tranquillo e talvolta allegro ragazzo di più o meno 23 anni che aveva conseguito da qualche mese una laurea in matematica. Era così contento di ciò da andarsene a grandi passi a spasso in giro per l'Europa. Eccolo per esempio godersi la brezza sulla rocca di Gibilterra.





E, quasi come se stesse calzando un paio di stivali delle nove leghe, eccolo compiere un balzo nella magica Norvegia, avanzando fendendo la nebbia.



Ma diciamoci la verità, il ragazzo che rispondeva sia al nome di Flavio che a quello di Massimiliano aveva la tendenza ad assumere un aspetto un po' losco.



Per riacquistare, subito dopo in Croazia, un aspetto placido e rasserenante.



Eccolo impegnato in un'escursione di ricognizione dei suoi possedimenti territoriali, sempre in Croazia.



E ripiombare in cupi pensieri su un tram qualunque di Zagabria in una uggiosa giornata (come detto prima).



Massimiliano, o anche Flavio, era molto fiero del suo impermeabilino verde. 

Ma ora tutto era destinato a cambiare. Dopo aver scartato le fredde lande di Oulu, in mezzo alle renne della Finlandia settentrionale, egli aveva compiuto l'ardita scelta di lanciarsi in un Erasmus nientepopodimeno che nel cuore dell'Europa, a Bonn, ex capitale tedesca, centro universitario sul Reno, frizzante località germanica. E stava per partire, un venerdì.

Come piace dire alla voce dei tréiler cinematografici: per Flavio, e pure per Massimiliano, nulla sarebbe stato più lo stesso. Tranne forse che per il suo impermeabilino verde.

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