Diario di bordo di un matematico (?) in Erasmus nel cuore d'Europa

21.12.10

Weihnachten!

Video introduttivo.



Ecco, questo mostra quello che succede ai tedeschi quando ci si avvia verso il periodo natalizio: impazziscono.
Così, ma gigante

È comunque un bell'impazzire! Già da metà novembre sono approdati in città camion, furgoncini e operai per montare le miriadi di capannine di legno che hanno invaso quasi tutte le piazze del centro. Davanti ai nostri occhi l'ampiezza della piazza del Münster scompariva, mentre la statua di Beethoven veniva lentamente (neanche troppo) circondata da baracchini e altri effetti speciali, come una ruota panoramica e una specie di... di... be', una specie di cono con una pala da elicottero in cima e le figure di Mariagiuseppegesù e dei tre Re Magi (che ricordiamo, sono un po' di casa qui in quel di Colonia) che girano al suo interno. Difficile da descrivere, ma sembra che questo "presepe elicottero" sia tradizionale. Lo chiamano Pyramide.
Insomma, eravamo molto curiosi, vista la fama dei mercatini di Natale tedeschi. Inoltre, da fine novembre è tutto un subbuglio: si entra nel periodo dell'avvento e via che fioccano Adventskalendare (calendari dell'avvento), Adventskränze (le corone dell'avvento), Adventsbiere (birre dell'avvento), biscottini speciali, tipo gli Spekulatius, e chi più ne ha più ne metta! E si inizia a parlare sempre più insistitamente del Glühwein. Dunque, più o meno alla prima occasione, ci siamo buttati nella mischia per verificare! Coi complanari poi abbiamo organizzato una visita di gruppo. Ecco i risultati.

* * *

Dalla mia finestra
Prima, però, una piccola parentesi meteorologica. Dopo la prima nevicata, alla faccia del clima migliore e più mite della Germania, qui il cielo ci ha preso gusto, ed evidentemente le nuvole avevano voglia di esprimersi; in pratica ha nevicato un giorno sì e mezzo no, ma sempre in maniera diversa: una volta neve finissima, un'altra neve disordinata, un'altra rovesci di neve, un'altra ancora fioccavano dei gran bei fiocconi, una nevicata lampo, ecc. ecc. Non che ci dispiaccia, anzi! La neve tiene anche molto bene: dato che piove pochissimo e molto brevemente (e fa freddo) il manto bianco si conserva anche in città fino a una settimana, per non parlare dei campi fra Bonn e Colonia! A dispetto dei "massimo cinque giorni di gelo" all'anno, le temperature sono crollate e per vari giorni la massima era un bel -4°. L'altro ieri poi è venuto un bel nevicatone che ha lasciato almeno 10/15 centimetroni di nevona candida e soffice, perfetta per le palle di neve. Tutto questo è riuscito a mandare in tilt anche i tedeschi: code sulle autostrade, tir di traverso, aeroporti chiusi, l'elettricità che salta... sono umani pure loro. Spero di riuscire a partire, mercoledì.



Si spera che la smettano, almeno ora

Una benedizione natalizia: il prete passa con dei chierichetti, cantano delle canzoncine e scrivono 20*C+M+B*10, cioè 2010, l'anno, e probabilmente le iniziali dei Re Magi



Verso la mensa

I campi di agraria visti dalla mensa

Il Mathematikschloss!

La povera Spinnrad abbandonata a sé stessa


Visione notturna dello Hauptgebäude dell'università innevato


Nevica davvero tanto

Dalla finestra, dopo l'ennesima ripassata di bianco
Effetti dell'ultimo nevicatone
* * *

Tornando ai mercatini di Natale, ecco come si presentavano:

Eccolo, fra il Münster e le case...

La gioiosa festa di luci ci indica il cammino!
Il regno del kitsch! Cosa c'è di più natalizio? Passeggiando fra le casette si viene accolti da simpatiche teste parlanti&cantanti di alci e cervi (parecchio inquietanti)! Gaie musichette aleggiano nell'aria e il Riesenrad, la ruota gigante (probabilmente la più piccola delle ruote giganti), ci occhieggia invitante col suo fascino retrò.

Il coso

Boh?

Decori kitsch, e la Rinascente di Bonn sullo sfondo

I due inquietanti cervi parlanti


Sicuramente si possono comprare un po' tutti i generi di chincaglierie: candele, oggetti artigianali di legno, ceramica, vetro, metallo, giocattoli, decorazioni, piantine, sciocchezzine varie... Ma la parte più corposa e popolare è quella relativa al Müffele un Süffele, cioè pappare e trincare! Gnamm, cosa si può gustare?


Spekulatius in tante forme

  • Wurst di tutti i tipi, Krakauer, Krakauer con formaggio, Bratwurst, Steak im Brötchen (bistecca nel panino), una versione potenziata con un qualche arrosto e cipolle in un panino, Frikadellen (polpette) ecc.;
  • Flammkuchen, una specie di pizza tedesca con una combinazione di due fra patate, speck, formaggio e cipolle;
  • classiche caldarroste;
  • reparto dolci, e qui si va giù pesante: Waffel brussellesi e Poffertjes olandesi (dei "dischettini volanti" di pasta da dolce) in tutti i modi, con panna, fragole, bombardino, vaniglia, zucchero, nutella; crêpes; Germknödel, immaginatevi una bomba con crema e marmellata sopra, una roba che riempie solo a guardarla; e ho trovato anche i Lángos ungheresi!!! Sluuurp!!! E poi biscottini di ogni tipo, fra cui gli Spekulatius alla cannella!
  • Il famigerato Germknödel
  • Da bere: il celeberrimo Glühwein, che è vin brulé dolce, anche troppo, e speziatissimo. Esiste anche la Glühbier, cioè la birra brulé! Dev'essere una schifezza belga al sapore di ciliegia. Naturalmente non manca la birra di quasi tutti i tipi, e poi volendo anche cioccolate, ecc. ecc.

Si aspetta il proprio Glühwein coi complanari!


Slurp

Il Riesenrad!

La terrificante alce cantante

E dopo queste leccornie, non possiamo resistere e saliamo a farci un giro (anche più di uno) sul Riesenrad! Siamo euforici a tal punto che la cassiera ci richiama più volte all'ordine: "Bitte vernünftig sitzen!", "prego rimanere seduti ragionevolmente", più o meno.

Il panorama mozzafiato!

Quanta spensieratezza! Quanta felicità!

Un po' di psichedelia



* * *

Ma il Natale del secondo piano della Newmanhaus non si chiude qua! Al ritorno a casa dopo una serata abbastanza lunga, cioè diciamo pure che abbiamo fatto notte, ecco una sorpresina inattesa!

D'altronde, era la notte di San Nicola, Sankt Nikolaus, il Nikolaustag! Anche alla Scuola Svizzera era tradizione che passasse un Babbo Natale abbastanza sospetto distribuendo mandarini e arachidi. E con grande gioia, dopo l'ennesima riparazione alla bici (catena rotta), al manubrio della Spinnrad mi avevano appeso un cioccolatino! Mi sembra un ottimo rimpiazzo per Sant'Ambrogio.


Poi c'è stata la serata della Feuerzangenbowle, la "boccia con la pinza infuocata"... Che è una variante adulta del Glühwein: si mette vino rosso in un pentolone assieme a succo e fette d'arancia e rum e ci si mette sopra un bel blocco di zucchero su una specie di spunzone, a cui si dà fuoco affinché si sciolga e ci coli dentro. Il tutto ovviamente accompagnato dal celeberrimo film dallo stesso nome. Imperdibile!

Un classico. Come? Non lo conoscete? Ma dove vivete?

E infine, è arrivato il momento tanto atteso della cena natalizia del piano... dove, dopo essersi rimpinzati con arrostino, gnocchi tedeschi, cavolo rosso e dolci preparati dalla capocuoca Pia (che vorrei qui sentitamente ringraziare) assieme alle sue aiutanti, vengono distribuiti i Wichteln, i regalini! A ognuno è stato asseganto un nome da tenere segreto a cui donare un pensierino. Potrei dire chi ho ricevuto, potrei dire cosa le/gli ho regalato... ma non lo farò per privazia. Però posso mostrare quello che mi è capitato! Più azzeccato di così! Grazie, ignoto/a regalatore/trice (la mano che ha scritto il nome sembra femminile, però...)!

"Il dativo è al genitivo la sua morte": una raccolta di storpiature, errori e bizzarrie del tedesco


E chiudo con un pensierino natalizio tratto dalle infallibili Schlagfertige:

Schenken ist ein Brückenschlag über den Abgrund deiner Einsamkeit.
Regalare è costruire un ponte sul burrone della tua solitudine.
Saint-Exupéry

Buon Natale a tutti! 
Frohe Weihnachten!

    20.12.10

    Dat kölsche Jrundjesetz



    Fonte di saggezza
    In particolari momenti di stress, o quando la jella proprio si accanisce, a volte si può trovare conforto nella saggezza popolare. La guida touring dice che i coloniesi, i colonitani, i colognini, i Kölscher, insomma, "sono caratterizzati da una natura quasi mediterranea". Cosa che sarà anche vera, di certo non sono dei ghiaccioloni come tanti se li immaginano. Ma qui ho scoperto un loro altro lato famoso (in Germania) in comune con l'intera regione della Renania, da cui devo imparare molto in questi ultimi giorni; il modo migliore per scoprirlo è analizzare i seguenti fondamentali "dieci comandamenti di Colonia (o anche renani)", sempre di grande attualità. Si ringrazia il fantastico mini-dizionarietto di Kölsch che ho trovato in libreria per l'esegesi. Ed eccoli qua!

    • Et es, wie et es.
    Es ist, wie es ist / È com'è - Bisogna accettare la realtà dei fatti. Se le cose stanno in un modo, stanno in quel modo. Punto. Che ci si può fare? NdT: Sa molto di Parmenide.  
    Le prime tavole dei comandamenti
    • Et kütt, wie et kütt.
    Es kommt, wie es kommt / Capita quel che capita - Non bisogna temere il futuro. Se le cose già sono come sono, andranno anche come dovranno andare. Inutile scornarcisi troppo.
    • Et hätt noch immer joot jejange.
    Es ist bisher immer gut gegangen / È sempre andata bene finora - D'altro canto, non ci si può davvero lamentare. E comunque bisogna sempre imparare dal passato. Ah, quanta saggezza in queste parole!
    • Wat fott es, es fott.
    Was weg ist, ist weg / Quel ch'è andato è andato -  Non piangere sul latte versato! Le cose sono come sono, ma quelle che non ci sono più non ci sono più, inutile prendersela! Sigh.
    • Et bliev nix wie et woor.
    Es bleibt nichts so, wie es mal war / Nulla è rimasto com'era - Inoltre, le cose cambiano in continuazione, anche se sono sempre quel che sono. Sii aperto al nuovo e ai cambiamenti!

    • Kenne mer nit, bruche mer nit, fott domet.
    Altre tavole dei comandamenti
    Kennen wir nicht,  brauchen wir nicht, weg damit / Non lo conosciamo, non ci serve, via! - Sii critico nei confronti del nuovo e dei cambiamenti!
    • Wat wellste maache?
    Was willst du machen? / Che ci vuoi fare? - Be', se succede quel che succede, bisogna semplicemente accettare il proprio destino!
    • Maach et joot, ävver nit ze oft!
    Dat Kölsch, direttamente dalla birreria!
    Mach's gut, aber nicht zu oft! / Fallo bene, ma non troppo spesso! - Insomma, non c'è bisogno di sciuparsi troppo, perché strafare? Basta impegnarsi il giusto. Potrebbe far male alla salute! 
    • Wat soll dä Quatsch?
    Was soll der Quatsch? / "Che sciocchezza è mai questa?" (molto parafrasato) - La domanda universale!
    • Drink doch eine met!
    Trink doch einen mit! / Dài, beviamocene una! - L'argomento finale. Ovviamente solo Kölsch e rigorosamente in bicchieri da 0,2.


    Per finire, chiudo citando nuovamente un proverbio bonnese, che precisa:

    Entweder es regnet, oder die Schranke ist runter.
    O piove, o il passaggio ferroviario è chiuso.


    Qui era chiuso il passaggio.
    Qui pioveva.











    Vero.

    26.11.10

    Schnee

    Questa notte, prima di andare a letto, a guardare bene dalal finestra c'era qualcosa che non quadrava. Il cielo sembrava sereno, ma era tutto troppo chiaro. Tornando a guardare dopo un po', ecco la sorpresa: stava nevicando! In poco tempo tutto era ben ricoperto da un mantellino bianco. Andando a letto, ero un po' combattuto se sperare che nevicasse per bene (ma volevo fare la spesa stamattina) o meno. Ma stamattina (?) la neve era già mezza sciolta, anche se conferiva il suo tocco livido ed elegante alla città.

    Dalla finestra, il lato bello

    Se non basta il sole, ci pensano i bambini dell'asilo

    E continuano a lavorare!


    Mh, un po' una delusione...


    Qui si ragiona



    Andando a fare la spesa
    Ma Bonn non doveva avere il clima migliore della Germania? La neve non doveva essere abbastanza rara? Pensare che sulla base di questi fatti rassicuravo tutti gli altri Erasmus qui... Per ora comunque di sicuro non ci si può lamentare del tempo. E poi la neve può solo aggiungere un ulteriore tocco kitsch ai mercatini di Natale del centro!